sabato 5 marzo 2022

Tisanina n°18

 


Caro direttore, Le scrivo perché abbiamo un problema che, per quanto sembri di facile soluzione, risulta pressoché irrisolvibile. Oggi pomeriggio in filiale si è presentata una giovane ragazza, e si è rivolta al sottoscritto per aprire un conto. Ho avviato le procedure come da ultima circolare, ma si è verificato un imprevisto durante l'inserimento dati. Alla nuova domanda di sicurezza "Cognome della mamma" la ragazza ha comunicato di non disporne, né del cognome della mamma, né proprio della mamma. Non avendola conosciuta, non lo sa. Non ha una mamma, insomma, è un'orfana, direttore. "Bene", le ho detto, "adesso cerco di capire se esistono domande di sicurezza alternative". E cosa ho scoperto, direttore?, che non esistono! Non sono riuscito a andare avanti e a un certo punto si è bloccata la schermata, è arrivata Mirella delle risorse umane che, come Lei sa, qui è conosciuta col nome di Inquisizione e il cognome di Spagnola, perché ha sempre un fare diciamo inquisitorio... e mi ha chiesto "che succede qui?", e io le ho spiegato sottovoce che la signorina non aveva mai conosciuto la mamma e che l'unica domanda di sicurezza riguardava il cognome della mamma, e oltretutto se non si compilava la risposta non si poteva andare avanti. Allora è spuntato Fabio del fondo pensioni, che notoriamente ha orecchie molto lunghe e si impiccia di tutto. Be', Fabio, a voce alta, si è messo a ripetere quello che io avevo appena detto a voce bassa, e cioè che la ragazza non sapeva il cognome di sua madre. A quel punto la nostra cara Flavia, la raccomandata per capirci, Flavia: quella che sa sempre tutto lei e ha partecipato a diversi quiz televisivi, ecco, Flavia si è fiondata nella discussione e ha detto che bastava inventarselo, il cognome della mamma. Perciò Venanzio, il più acido e scorbutico di tutti i nostri colleghi, ha ritenuto che l'idea di Flavia fosse una buona idea e appoggiandola ha suggerito: "signorina, se lo inventi il cognome della mamma, eccheccazzo!", ma lo ha detto con un tono, ma con un tono, signor direttore!, che la ragazza mi è scoppiata a piangere di botto seduta stante. Così è arrivato Mario, la guardia giurata, che è risaputo che ci prova con tutte: Mario, su cui pende già un'ingiunzione restrittiva cautelare per una faccenda torbida con una minorenne risalente a due anni fa, Mario. Ecco lui si è messo a consolare la ragazza cingendola in modo troppo affettuoso per i miei gusti, e anche per i gusti della ragazza, tant'è che la suddetta giovane orfana ha iniziato a piangere ancora più forte. E ecco che a quel punto è arrivato Antonio, il sensibile del gruppo, e si è messo a piangere anche lui.

Quindi, riassumendo: ci sarebbe da contattare chi di dovere per cambiare la domanda di sicurezza. Comunque mentre scrivo la presente la ragazza è ancora qui davanti a me che piange. Cosa devo fare? In realtà al sottoscritto, detto in tutta sincerità, della ragazza interessa poco, io me ne voglio solo andare via, per sempre, io non ce la faccio più, non sopporto più nessuno, soprattutto Lei, caro direttore.