giovedì 3 giugno 2021

Tisanina n°6

 


Oggi si celebrano i vent'anni dalla morte di Frollo Dal Pappio. Cioè, tutti, lui compreso, sanno che salvo incidenti letali fra vent'anni Frollo Dal Pappio muore. È la scienza del ventiduesimo secolo a dirlo, e se gli studi sul DNA sono esatti, e in genere lo sono, fra vent'anni a Frollo gli prende un ictus e stira. Non ci sono diete che tengano, pasticchine, pasticchette, «mangi quel che vuole» gli dicono i medici, «non si faccia scrupoli, è pura obsolescenza programmata». Programmata da chi, non si sa.

Uno potrebbe pensare "beh, se lo so già da tempo, prima che mi prenda un ictus, tipo mezz'ora prima, io saluto tutti, mi sparo la morfina e buonanotte", è un pensiero condivisibile, ma poi ci sono i negazionisti, che dicono che è tutto un complotto, che non è vero niente, che non si muore quando dicono i medici, che t'impiantano un microchip per farti morire con un telecomando a distanza, così sembra che hanno indovinato. Questi negazionisti fanno un sacco di manifestazioni e dicono che volere è potere, che la mente può tutto se lo vuoi davvero, e se davvero non vuoi morire non muori.

«Dove sta la morte? Io non l'ho mai vista. Io non ho mai parlato con un morto, e tu? Sveglia!» 

La cosa davvero buffa in tutto ciò è che la scienza può fare i passi avanti che vuole, ma a volte l'umanità sembra ferma e incatenata al palo, sempre con gli stessi problemi. Per esempio immaginiamoci per un momento il dramma interiore di Frollo, il quale, sapendo che fra vent'anni esatti deve morire, fra venti minuti deve andare a lavoro. Un lavoro che poi non ama, anzi, se ci riflette vorrebbe morire adesso.

Che uno pensa: "beh, quando la gente scoprirà che la vita finisce presto, si rifiuterà di viverla in questo modo, lavorando e lavorando, ma per chi?, ma perché? Come faranno le persone, sapendo che dietro l'angolo c'è la morte, a vivere una vita così sacrificata, a non cercare un miracolo da qualche parte, a non impazzire, a non nascondersi, a non strapparsi i vestiti, a non fuggire nella fantasia o nelle sante droghe, a non appassionarsi a cose lontane come l'universo o troppo vicine come il cervello, a non guardare negli occhi un animale vedendoci dentro la storia del mondo? Come può una persona arrendersi così? Si chiede Frollo Dal Pappio, mentre va a lavorare, a vent'anni esatti dalla sua morte.





















1 commento:

Verena ha detto...

Struggente!