lunedì 18 ottobre 2021

Tisanina n°17



C'è questo palazzo a forma di piramide mesoamericana a cui si accede tramite una porticina di ferro rossa, e dietro questa porticina, dipendendo da quale parte vieni e in quale direzione vai, è giorno oppure notte. Dentro il palazzo è giorno, fuori è notte. Che uno potrebbe chiedersi come si fa a sapere che dentro è giorno, se si sta fra quattro mura? Facile: perché nel fuori del dentro (cioè nel cortile del palazzo) è giorno, ma se varchi la porticina rossa e esci in strada, è notte. Che poi dalla strada si vede il mare, il mare nero della notte con la luna che si specchia. E tu puoi passare dalla notte al giorno e dal giorno alla notte in pochi istanti, basta che esci e entri, entri e esci dal palazzo. Puoi addirittura metterti sull'uscio con un piede nel giorno e uno nella notte.

Sono in molti ad amare il giardino sul retro, dove c'è un perenne tramonto, e altrettanti ad adorare la cucina, dove invece è sempre l'alba di un nuovo giorno. Il giorno appena nato entra da una vetrata pallida con una luce del colore della perla, e tutta la stanza odora sempre di caffè, e appena ci entri ti senti nella testa i pensieri limpidi e assonnati del mattino. Alcuni dicono dipenda dalle droghe che circolano nel palazzo, dicono che è tutta un'allucinazione, un effetto ottico. Ma io dico: forse non lo è anche tutto il resto?, non lo sono già le nostre vite, un'illusione dei sensi? Che male può farci un posto così?

Qui ci può venire ad abitare ogni tipo di carattere, perché la notte e il giorno non sono mai uguali per tutti. Ci sono persone a cui servono più notti di altre; c'è chi invece ha bisogno di molta luce per smettere di pensare; c'è chi ha un cervello crepuscolare, e chi non si addormenta finché non sorge il sole.


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